MAURIZIO DIANESE presenta "Bravi fioi. Storie di malavita veneziana", Milieu

Presso Barchessa di Villa Concina - Via Comunetto 5 - 30031 DOLO (VE) Prenotazione obbligatoria tel. 041.4411090 email biblioteca@comune.dolo.ve.it Ricordiamo che per partecipare è necessario esibire il Green Pass

  21:00
Barchessa di Villa Concina, Via Comunetto 5, Dolo (VE)
Libreria Ubik Mestre
  Locandina
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Bravi fioi. Storie di vita e malavita veneziana

Dianese Maurizio

Milieu (2021)
16,90 €
 9788831977999
Bravi fioi. Storie di vita e malavita veneziana
È tutto vero. I luoghi, i personaggi, gli episodi narrati in “Bravi fioi” sono reali. E ogni riferimento a persone esistite o esistenti è da considerarsi voluto e non frutto di una pura coincidenza. Maurizio Dianese, lo storico cronista della malavita nel Nordest, mescolando cronaca, inchiesta e narrazione pura offre un nuovo grande affresco delle più affascinanti e in gran parte inedite storie criminali veneziane. È tutto vero soprattutto quando sembra tutto inventato. In “Bravi fioi” infatti troviamo una galleria di personaggi che sembrano usciti da una pellicola cinematografica, come il Conte che "regala" ai banditi veneziani il primo skimmer per la clonazione dei bancomat e delle carte di credito o il Principe, discendente di una delle 12 famiglie apostoliche che hanno fondato Venezia, che tra un bicchiere di whisky con Hemingway e una chiacchierata con i reali d'Inghilterra, si diverte a rubare quadri antichi nelle case patrizie sul Canal Grande. E poi carabinieri assassini e poliziotti che inventano pentiti fasulli, un delitto di mafia eccellente e un cancelliere corrotto che truffa addirittura Totò Riina. E, ancora, magistrati che aggiustano processi e ladri "onesti", rapinatori e truffatori, grandi giocatori di poker che in una "mano secca" vincono una galleria d'arte a Venezia o una vetreria a Murano. “Bravi fioi” racconta "in chiaro", ma come se fosse un romanzo, un'epopea di vita e malavita degli ultimi trent'anni. Il tutto sullo sfondo di una Venezia criminale vecchia e "artigianale" che, come documentano le cronache, sta ormai cedendo il passo a mafia, camorra e 'ndrangheta, che si contendono le spoglie della città più bella del mondo con le mafie cinesi, albanesi, nigeriane e i nuovi ladri in guanti bianchi.